Progetto InCORTIamoci: “Il volto a metà” vince al Festival Internazionale “Inventa un film”
6 agosto 2022: il cortometraggio “Il volto a metà“, realizzato dagli studenti del Progetto InCORTIamoci, vince al Festival Internazionale “Inventa un film” di Lenola (LT) e commuove giuria e pubblico. Primo premio sezione Cinema a scuola.
Senza una produzione, senza attrezzature costose, senza sponsor e con tantissima voglia di imparare, di fare e di divertirci, ce l’abbiamo fatta! Evvivaaaaaaaa!
Al seguente link è possibile vedere il corto su YouTube:
https://youtu.be/FRKZa3t1Qzc
Al seguente link si trova invece l’articolo del Festival che parla del concorso e dei suoi vincitori, corredato da molto foto scattate dagli organizzatori:
https://www.inventaunfilm.it/i-vincitori-della-sezione-scuole-2022-primo-premio-per-il-volto-a-meta-/articoli17949
Di seguito un breve testo scritto “a caldo” dagli studenti del progetto InCORTIamoci che sono andati a Lenona insieme al professor Simone Pecori, coordinatore del progetto.
Chi lo avrebbe mai detto? Sabato 6 agosto siamo saliti sul palco e… Aspettate, facciamo un passo indietro.
E’ iniziato tutto sul treno mentre io, Alice e il professor Pecori stavamo raggiungendo Lenola. Treno regionale, aria condizionata a palla, 6 ore di viaggio: chiacchieravamo, immaginavamo, poi intervalli di silenzio. Il silenzio parlava per i nostri cuori. Essere stati selezionati tra i primi sei e essere stati invitati alla finale di quell’importante concorso per noi era già una vittoria. Scendiamo dal treno a Roma e ne prendiamo subito un altro: altre emozioni. Giunti alla stazione di Lenola-Terracina mare attendiamo l’arrivo di una navetta che ci avrebbe portato, insieme ad altri registi e attori finalisti, all’agriturismo dove avremmo pernottato gratuitamente. I finalisti di altre sezioni in concorso si sono subito mostrati amichevoli e aperti al dialogo. All’agriturismo, la natura circostante ci accoglie con tutte le sue sfumature: dall’odore rinfrescante della pineta al grugnito dei piccoli cinghiali che grufolavano a tre metri da noi sotto lo sguardo attento degli irsuti genitori.
All’ora di cena, insieme agli altri ospiti finalisti, veniamo accompagnati in auto da una ragazza dell’organizzazione proprio sul cucuzzolo della cittadina collinare di Lenola per assistere alla proiezione di una selezione di cortometraggi che si erano aggiudicati dei premi. Il viaggio ci aveva stancati molto e prima di recarci nell’anfiteatro a cielo aperto dove venivano proiettati i film decidiamo di andare a mangiare. A tre minuti a piedi troviamo un circolo ricreativo di paese, molto informale, che risvegliava in noi le sensazioni tipiche di un’aria paesana. Hamburger casalingo, patatine fritte e Coca Cola, dopo torniamo a sederci sugli scalini dell’arena delle proiezioni. Lasciamo libero sfogo alle nostre emozioni. Ogni cortometraggio era simbolico, unico, a suo modo meraviglioso. Passata la mezzanotte veniamo riaccompagnati all’all’agriturismo dall’assessora alla cultura del comune che ci racconta aneddoti e curiosità di Lenola.
Eravamo molto eccitati, la serata non poteva finire così e quindi decidiamo di beneficiare della frescura notturna (si fa per dire) tuffandoci nella in piscina dell’agriturismo. L’acqua era perfetta: tiepida e fresca allo stesso tempo. La vasca era illuminata da gentili luci soffuse. Mezz’ora, poi arriva il momento di concederci un sereno riposo in vista di quella che, l’indomani, sarebbe stata una mattinata speciale.
Ore 7:30, tutti in piedi a fare colazione mentre nell’agriturismo fremevano i preparativi di un matrimonio.
Ok. Siamo pronti. Siamo carichi.
Arrivati nel Cinema Teatro centrale di Lenola ci accorgiamo di essere coinvolti in una competizione ardua e adrenalinica, ma crediamo davvero in quello che abbiamo realizzato, frutto di un lavoro di gruppo costante, serio, appassionante. Il nostro cortometraggio “Il volto a metà” viene proiettato per ultimo: non fa altro che salirci la tensione. Prima riceviamo tutti una medaglia come finalisti.
Poi viene annunciato il podio. Terzo posto: non siamo noi. Secondo posto: non siamo noi. Sono attimi dove speranza e sconcerto bisticciano tra loro. Ci teniamo per mano.
Il primo posto nella sezione scuole va a… IL VOLTO A META’!
Saliamo sul palco in lacrime, in preda all’emozione trattenuta per troppo tempo. Il nostro cortometraggio è il vincitore. Il prof. Pecori racconta la genesi della sceneggiatura e le fasi della realizzazione del film, di come tutti siamo artefici con la nostra sensibilità e le nostre competenze di quella storia e di quelle riprese. Parla di scuola, di cinema, di amicizia, di linguaggio che spesso non abbisogna di parole. Poi Karim prende il microfono e dice che siamo i primi, è vero, ma sentiamo quanto è importante continuare a sentirci a metà, come il protagonista del nostro cortometraggio, come il disegno di un bambino mai completato, come il cammino della nostra vita, come un libro che non abbiamo mai voluto finire: non per la mancanza di voglia di concluderlo ma per scelta. Applauso. Gli organizzatori, la giuria, il pubblico sono commossi mentre ci fanno i complimenti per come siamo riusciti a parlare di diversità, di incompletezza, di vita che vuole esprimersi senza paura o vergogna. Ridiamo, piangiamo, ci abbracciamo, siamo increduli mentre stringiamo la targa. Dopo le foto, le strette di mano, le parole che ci rendono orgogliosi ma che ci ammoniscono di rimanere semplici e sinceri. Si conclude la premiazione, subito a pranzare, velocemente: alle 15 ci aspetta il treno che ci riaccompagnerà ancora increduli a casa.
Finisce così l’avventura di un gruppo di ragazzi e del loro professore che scrivono e girano cortometraggi per rivelare agli altri ciò che non vogliono dire solo a parole ma che desiderano fare anche con le luci, le inquadrature, il bianco e nero, gli sguardi, i silenzi, ovvero con la fantasia del cinema. Un gesto, un movimento degli occhi, un sorriso, una magia.
Noi siamo le ragazze e i ragazzi del Progetto InCORTIamoci dell’Istituto di Istruzione Superiore Galilei-Pacinotti di Pisa, guidati anche contro mano dal professore Simone Pecori; siamo coloro che, realizzando un cortometraggio, sono riusciti a colmare pezzi mancanti del proprio carattere e del proprio vissuto con un copione, una videocamera, un’elettrizzante passione per il cinema e con tantissima voglia di stare insieme.
Karim, Alice, il prof.
e tutti gli amici di InCORTIamoci
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